Mio zio Umberto (1923-1992) involontariamente mi ha spinto a diventare fotografa e filmmamker.
Da lui ho ricevuto la prima telecamera e la prima reflex. Berto (come lo chiamavamo noi) era sempre in viaggio.
Ha lasciato alla mia famiglia un archivio preziosissimo di immagini in Super8, frutto dei suoi viaggi in tutto il mondo
nel periodo che va dalla fine degli anni ’70 alla fine degli anni ’80.
Il video di “Heart as a ghost” di The Sleeping Tree ha un valore davvero speciale per me, perché ho deciso di riportare
alla luce i vecchi materiali in Super8 dei suoi viaggi nei paesi freddi del nord.
Usando il vecchio proiettore hanno ripreso vita i ghiacciai di Islanda, Alaska, Groenlandia, i fiordi della Norvegia,
le Isole Svalbard e Capo Nord, i visi e i gesti delle genti che Berto ha incontrato nel suo girovagare.
I Super8 proiettati hanno un odore particolare, che sa di cose belle e passate. Credo che questo brano e l’intervento di Giulio,
che si è fatto in qualche modo “trapassare” dalle immagini di questa storia, si fondano in maniera speciale con questo diario di viaggio di tanti anni fa.
Guarda il video cliccando l’immagine qui sotto.